Filosofia del vigneron

Benjamin Benoît è tra i volti più promettenti del Jura, custode di una viticoltura che unisce memoria e rigore. Il suo lavoro nasce da un legame profondo con la storia familiare: la parcella Viandris fu piantata dalla bisnonna nel 1938, lo stesso anno in cui nacque suo nonno. Da qui, una filosofia che rifiuta compromessi tecnici e privilegia l’essenziale: vinificazioni lente, lieviti indigeni, nessuna filtrazione, e un rispetto assoluto per la pianta e il suolo. I suoi vini raccontano la sobrietà e la tensione del terroir di Pupillin, ma anche una sensibilità contemporanea che guarda al futuro con coscienza e misura.

Degustazione

Da un unico cru su marna grigia del Lias e calcare del Bajociano, "La Marcette" è Chardonnay in purezza. In cantina, fermentazione spontanea in barrique usate, riposo in acciaio, nessuna filtrazione—come da filosofia Cellier Saint Benoît . Al naso offre un profilo reductivo iniziale: limone, pera e un tratto vegetale, che si evolve verso note più complesse con l'ossigenazione . Al palato domina l'acidità vibrante, corpo medio e freschezza intensa: il frutto resta teso, chiusura sapida che prosegue nel bicchiere. Un vino raffinato, dallo stile essenziale e preciso.