Alberto ha preso in gestione i vigneti di famiglia con l’intento di convertirli a una viticoltura etica e consapevole. Vuole produrre vini moderni che rispettino il territorio, senza replicare i tradizionali rossi corposi della zona. La sua visione punta alla diversificazione e alla qualità, valorizzando le caratteristiche uniche del terroir bergamasco.

L'azienda agricola Moka ha le sue radici ad Ambivere, dove i vigneti abbracciano una superficie di circa 2 ettari, molti dei quali piantati dal padre Bruno nel lontano 2008. Inoltre, l'azienda gestisce con affetto circa 1,5 ettari di vigneti in affitto, situati nelle affascinanti terre del Monte Canto, l'ultimo rilievo delle Prealpi Orobiche prima di sfociare nelle pianure della Valpontida. Quest'area comprende anche la rinomata Riviera di Pontida, insieme a una parte del comune di Palazzago, che sono due luoghi storici per la viticoltura bergamasca. Nei vigneti di Moka, primeggiano le varietà di uve a bacca rossa, tra cui spiccano il Merlot, il Cabernet Sauvignon e il Rebo. Inoltre, per le uve a bacca bianca, Moka coltiva varietà come il Chardonnay e il Pinot Grigio, con progetti futuri che includono l'introduzione di Solaris e Souvigner Gris. Questa diversità di uve rappresenta il cuore e l'anima dell'azienda, permettendo loro di creare vini unici e affascinanti, frutto di un'attenta cura dei vigneti e della tradizione viticola bergamasca.

Semplice non vuol dire banale, qui l’indiano di moka è ispirato ai vini da sete senza rinunciare al suo stile. Solo 2000 bottiglie di frutto e freschezza, con soli 12.5% gradi alcool. Solo acciaio, privo di filtrazioni e chiarifiche, dritto in bottiglia.