Vignaiolo o Vigneron?
Ultimamente sentiamo sempre più spesso queste due parole che contraddistinguono rispettivamente colui che si prende cura della vigna e colui che si prende cura della cantina.
Alla ricerca dei Wild Vigneron che più ci entusiasmassero nell'animo e nel calice, abbiamo capito che spesso questa distinzione non esiste, abbiamo il piacere e l'opportunità di lavorare con persone che si identificano con la parola vino - vero e identitario.
Sulle strade della Lombardia (e ultimamente non solo) abbiamo calpestato molte vigne perchè ci piace valorizzare il processo, non importa a che punto della strada ci si trovi. Abbiamo dato fiducia a ragazzi alle prime armi con grandi sogni e pronti a fare grande fatica sul territorio e a volte abbiamo incontrato guru del vino: spesso questi con grandissima umiltà hanno svolto una vita enologica incompresa, controcorrente, ma ad oggi sono fieri delle loro idee e posso considerarsi degli avanguardisti senza compromessi.
Quindi vignaiolo o vigneron? Le nostre collaborazioni li racchiudono entrambi in un unico nome, perché non esiste la vigna senza la cantina o la cantina senza la vigna. È una simbiosi sincronizzata l'una a supporto dell'altra con un unico obiettivo: valorizzare l'uva come qualcosa di senza tempo e ricco di emozioni. Wild vigneron è quindi un progetto che cerca di dare sospiro a persone innamorate del loro territorio con stili completamente unici e marcanti della loro personalità, la professionalità e l'esperienza come pietra miliare per una condivisione di idee, crescita e sperimentazione.
A volti ci sono collaborazioni che partono subito come un'innamoramento, a volte invece ci vuole più tempo ed è successo così proprio con i fratelli Sala.
Alessandro Sala - Nove Lune
Alessandro si presenta come una persona schiva, riservata e pacata al primo incontro, ma se hai il piacere di conoscerlo un po' di più capisci facilmente che la sua passione per il vino è smoderata e avvolgente.
Potremmo raccontarvi che è presidente dei PIWI lombardi, che coltiva solo varietà fito resistenti che non necessitano di trattamenti chimici e che la sua azienda si trova a Cenate Sotto, alle pendici del Monte Misma, ma tutte queste cose potete trovarle su google.
Ciò che vogliamo raccontarvi è nel calice, parte dalle scelte etiche nel rispetto del consumatore finale e dell'ambiente, i vini sono esattamente la chiara rappresentazione di Alessandro. Sono vini naturali, ma rigorosi e tecnici, la tecnologia a supporto della naturalità dei prodotto per aggiungere al vino il meno possibile. Il filo conduttore è l'acidità data dalla grande escursione termica del terroir, mentre i nuovi progetti sono uno spumante metodo classico affinato in miniera che uscirà nel 2025 e un vino rosso che dopo 10 anni di prove diventerà una varietà unica nove lune da registrare.
Andrea Sala - Pietramatta
Inizia a fare vini quasi trent'anni fa in stile 'garagista' per passione e per hobby, e grazie a una conoscenza con Poer si butta a capofitto in questo progetto.
Coltiva 3 ettari nella zona di Cenate Sotto alle pendici del Monte Misma e ci racconta che per lui il vino è tutto: passione, ciò che gli riempie le giornate.
Il filo conduttore dei suoi vini è contraddistinto dal terreno Sass della Luna che è una marna calcarea che come una spugna è in grado di trattenere l'acqua quando piove e la rilascia quando è secco.
Questa tipologia di terroir permette di avere un grande aiuto da parte della natura anche in annate molto secche come quella che stiamo vivendo.
L'aromaticità e la freschezza nascono dal Monte Misma che porta grande escursione termica la notte.