
Lunedì 28 settembre, qui da Ferdy Wild, ci siederemo in dieci attorno a un tavolo per aprire otto bottiglie che non sono semplicemente vino: sono frammenti di Langa, di vita e di tempo.
Sarà una verticale commemorativa dedicata a Lorenzo Accomasso, il “Commendatore” di La Morra, scomparso l’8 agosto 2025 a 91 anni. Una figura che ha attraversato il Novecento con lo stesso passo lento e costante con cui camminava tra i suoi filari.
Le etichette in degustazione coprono quasi vent’anni di lavoro: dalla Barbera Pochi Filign 2018 al Barolo Riserva Vigna Rocchette 2006, passando per gli storici Rocche dell’Annunziata e le annate più recenti.Vini serviti nei calici Intense di Amelie, fatti a mano, con un menu in otto portate pensato per accompagnare ogni bicchiere.
Il filosofo della vigna
Nato a La Morra il 29 dicembre 1933, Accomasso era un uomo schietto, ironico e diretto, soprannominato “il Commendatore” più per rispetto che per formalità.
Nel 1958, con il padre e la sorella, imbottigliò il primo vino. All’epoca la Barbera era quotidianità, il Barolo un sogno lontano dalla fama che conosciamo oggi. La sua fortuna – e quella delle sue bottiglie – si costruì con pazienza: lunghe macerazioni, affinamenti interminabili in grandi botti, e un principio incrollabile:
“Il vino si imbottiglia quando è pronto, non quando lo vuole il mercato.”
Per lui, un Barolo dava il meglio dai 7 ai 15 anni, ma poteva raccontare storie anche dopo mezzo secolo. Il tempo non era un fattore da subire, ma la dimensione stessa della grandezza di un vino.
Un uomo di mani, occhi e colline
Chi lo ha incontrato ricorda la poderosa stretta di mano, lo sguardo diretto e l’energia contagiosa.
I filari erano la sua estensione naturale: li percorreva per sentire foglie e acini, per controllare il respiro della vigna.
Amava i fumetti di Tex Willer, le bignole e le albe, e quando la stanchezza si faceva malinconia saliva in cima alla vigna Ronchetti per guardare le colline e ritrovare leggerezza.
Per vent’anni guidò la Cantina Comunale di La Morra, unendo vecchia e nuova generazione di vignaioli, promuovendo libri ed eventi, sostenendo lo sport locale. Era un custode, non solo del vino, ma di un’idea di comunità.

Le bottiglie e la leggenda
Le sue etichette – in particolare il Barolo Rocche dell’Annunziata e il Vigna Rocchette – sono oggi tra le più ricercate al mondo. Vini avvolti da un velo di irreperibilità che li rende oggetti di culto, tanto nei cataloghi d’asta quanto nelle cantine degli appassionati.
Un fazzoletto di vigna, esposizione a mezzogiorno, macerazioni di 35-55 giorni, e poi anni in botte grande, più del minimo richiesto dalla legge. A volte anche il termine “Riserva” era superfluo in etichetta: la bottiglia lo dichiarava da sé.
Gli aneddoti si sprecano: dall’importatore americano che tornò a casa con poche casse e l’istruzione di non venderle “a chi non ha pazienza”, ai giornalisti a cui rispondeva:
“Parlano le vigne, non io.”

Eredità e continuità
Negli ultimi anni, accanto a Lorenzo è cresciuto Lorenzo Junior, figlioccio e allievo, che ha scelto di lasciare il calcio per dedicarsi al vino. La filosofia non è cambiata: stessa determinazione, stesso rispetto per la terra, stessa voce bassa e sicura.
Oggi le bottiglie di Accomasso sono nelle cantine di appassionati in tutto il mondo. Alcune verranno bevute presto, altre riposeranno ancora. Tutte, prima o poi, racconteranno la stessa storia: quella di un uomo che ha scelto cento volte la vigna come mestiere.

La serata
Il 28 settembre sarà un momento per ricordare e per capire, attraverso il bicchiere, chi era Lorenzo Accomasso.
Non una degustazione tecnica, ma un convivio tra appassionati, con otto bottiglie e dieci posti. Perché certi vini non possono più aspettare, e certi ricordi vanno condivisi.
In breve
- Quando: Lunedì 28 settembre – ore 20.15/20.30 puntuali
- Dove: Agriturismo Ferdy - Loc. Fienili sic, Lenna (BG)
- Posti: 10 ospiti
- Vini: 8 bottiglie di Lorenzo Accomasso
- Menu: 8 portate in abbinamento
- Incluso: coperto, acqua, caffè
- Quota: 330 € a persona (pagamento anticipato, posti cedibili ma non rimborsabili)