Filosofia del Vigneron
Nel cuore dell’Appennino toscano, a 550 metri di altitudine, nasce il sogno agricolo di Francesca e Simone Aliotti: un piccolo progetto di viticoltura e olivicoltura che affonda le radici nella terra dei nonni e guarda avanti con spirito artigianale e visione ecologica. A Caprese Michelangelo, tra Riserve Naturali e paesaggi intatti, il Pinot Nero trova una delle sue espressioni più sorprendenti. Le vigne, coltivate in regime biologico e lavorate esclusivamente a mano, sorgono su terreni formati da antiche rocce sottomarine ricche di minerali, con prevalenza di galestro e argille marnose. La viticoltura è pensata per preservare la vitalità del suolo e del paesaggio, mentre in cantina si lavora con vinificazioni essenziali in vasche di cemento grezzo, per lasciare che sia la terra a parlare, non la tecnica. Il risultato è un vino che racconta la memoria contadina con una voce contemporanea, viva, in dialogo costante con la natura.
Degustazione
Il Pinot Nero di Aliotti è un rosso limpido, schietto, che unisce eleganza montana e materia viva. Al naso emergono viole fresche, frutti rossi croccanti e un tocco di sottobosco, come una passeggiata tra rovi e foglie bagnate. Il sorso è scorrevole e salino, con tannini morbidi, una beva agile e un finale speziato, armonico, che chiude su note agrumate. Potente nella struttura, ma mai pesante, è un Pinot Nero che sorprende per freschezza e autenticità. Un piccolo capolavoro appenninico, da scoprire con piatti di bosco, carni arrosto o cucina speziata: per chi cerca l’anima selvatica del Pinot fuori dai soliti percorsi.