L'Alpe è il mantenimento del territorio e molto altro.
Come funziona l'Alpeggio Ferdy Wild?
Alpeggio significa malga e grandi formaggi da invecchiamento, ma sarebbe troppo riduttivo limitarsi a questo perché è un ecosistema completamente autosostenibile basato su un equilibrio sottile tra animali, natura e uomo.La Val d'Inferno è una grande montagna che, percorrendola fino in cima, ti porta al pizzo tre signori per ricadere poi sulle tre province con la più grande concentrazione casearia al mondo: Bergamo, Lecco e Sondrio. Qui sono nati alcuni dei formaggi che rappresentano la storia e la cultura casearia di un territorio che oggi si chiama "Cheese Valley", riconosciuta tale dall'UNESCO.
Il nome è peculiare ma, rispetto a ciò che si può immaginare, è un luogo incantato che trasmette una grandissima serenità d'animo. Proprio qui anni fa c'erano tantissime fucine che lavoravano il ferro e guardando la montagna ai tempi sembrava infuocata, da qui il nome tanto caratteristico quanto legato alla storia di tante famiglie e artigiani che l'hanno abitata.
Produzione casearia legata a temi etici di sostenibilità ambientale e benessere animale.
Il vero alpeggio è un polmone per le aziende agricole: le vacche pascolano nel completo benessere animale, abbeverandosi da sorgenti spontanee e concimando gli stessi pascoli. Una situazione idilliaca per chi come noi alleva per scelta solo razze antiche come la Bruna Alpina Originale, una vacca forte e robusta che può vivere completamente all'esterno senza necessità di nessuna integrazione alimentare e quindi con un drastico calo sull'impatto dell'inquinamento.Sebbene questo luogo speciale dia tanta connessione con la natura e serenità, richiede altrettanta esperienza e attenzione. I recinti, i burroni, i cambi repentini di meteo sono sempre all'ordine del giorno e solo con tanta esperienza si possono affrontare le giornate che iniziano alle 5:00 con la prima mungitura e finiscono con il calar del sole.
Cosa raccogliamo in Alpe in questa stagione per la nostra cucina Wild?
Queste montagne rappresentano il luogo di tanti anni di raccolte.La primavera, l'autunno, ma soprattutto l'estate ci regalano le più belle fioriture, il sole diretto sui prati o le grandinate improvvise ci hanno sempre insegnato che la natura va aspettata e valorizzata al momento giusto. Ogni anno è sempre diverso e solo chi vive il territorio è in grado di guardarlo e aspettare il momento giusto.
Raccogliamo erbe spontanee da consumare subito o da essiccare per l'inverno:
-Achillea millefoglie
-Coclearia
-Romice Alpino
-Abete Rosso
-Abete Bianco
-Arnica