Tra le terrazze scoscese di Monticelli Brusati, a oltre 400 metri di altitudine, Michele Loda coltiva la sua idea di vino in un dialogo continuo tra terra, vite e uomo. I vigneti si distendono su suoli austeri e pietrosi, dove la roccia calcarea e la terra scura offrono drenaggio perfetto e grandi escursioni termiche, regalando uve di rara precisione aromatica. La viticoltura è interamente manuale e priva di interventi chimici: ogni pianta è seguita con rispetto assoluto, dalla potatura al raccolto, per restituire al bicchiere la purezza più autentica del terroir. In cantina, l’approccio resta essenziale: fermentazioni spontanee, affinamenti lenti in botti e barriques usate, e per i Metodo Classico un percorso rigoroso che rifiuta qualsiasi dosaggio, lasciando che sia il tempo e nient’altro a scolpire il carattere dei vini. Ogni bottiglia è la sintesi di un lavoro artigiano, fatto di pazienza, dedizione e uno sguardo sempre rivolto alla vigna.

Il Contestatore 2015 è un Metodo Classico che racconta lo Chardonnay con energia e precisione, lasciando parlare solo la vigna e il tempo. Il perlage è fitto e sottile, il colore giallo paglierino con riflessi vivi. Al naso emergono note di agrume amaro, frutta secca e fieno alpino, intrecciate a sentori di crosta di pane e spezie leggere. In bocca è teso, netto, quasi austero: un sorso verticale e salino che vibra a lungo, chiudendo con un finale pulito e incisivo. Un vino che ripaga chi cerca autenticità e profondità.