Filosofia del Vigneron

Sebastian Nasello e Ugo Fabbri, amici toscani uniti dalla passione per il vino, hanno fondato Bakkanali: un progetto che celebra la convivialità attraverso vini spontanei, schietti e territoriali, liberi da regole e disciplinari. I vigneti si trovano a Poggioferro, sulle pendici del Monte Amiata, antico vulcano spento: 5,5 ettari condotti in biologico e in conversione biodinamica. Qui Sangiovese e Cabernet Sauvignon crescono su suoli ricchi di ferro e calcare, mentre a 800 metri gli appezzamenti di Chardonnay beneficiano di sabbie vulcaniche, galestro e retaggi marini che donano ai vini mineralità, tensione ed eleganza. Bakkanali è un inno all’entusiasmo e alla condivisione: vini che raccontano il territorio con spessore e finezza, ma senza artifici.

Degustazione

l Bakkanali K nasce sulle pendici dell’Amiata, da vigne condotte in biologico e vinificate con approccio spontaneo. Un vino libero, diretto, che racconta il Sangiovese nella sua veste più selvaggia e verace. Fermentazione spontanea con lieviti indigeni, due settimane di macerazione e affinamento in acciaio: nessun trucco, solo territorio e frutto. Un Sangiovese esplosivo e grintoso, con un naso fruttato e spigliato che intreccia ciliegia, note verdi d’orto e accenni minerali. Al palato è vibrante, un po’ ruvido ma goloso, con energia da vendere e un’anima polverosa che ne amplifica l’autenticità. È un rosso che “spacca”: il prototipo del Sangio amiatino.