Filosofia del Vigneron

Antonio Ligabue, non il celebre pittore svizzero, ma il vignaiolo dell'alta Valcamonica, coltiva insieme a suo padre 2 ettari di vigneto, che ospitano una varietà di uve autoctone e internazionali. Tra queste, Merlot, Fumin, Ciliegiolo, Petit Arvine e Cornalin, che riflettono la ricchezza e la diversità del territorio. L'azienda, interamente gestita da Antonio, si distingue per il suo approccio totalmente naturale: nessun uso di chimica né in vigna né in cantina. L'inerbimento dei vigneti è la sola pratica adottata, e i solfiti sono rigorosamente banditi, con i vini che non superano i 6 mg/l di solforosa totale.

La filosofia di Antonio Ligabue è quella di produrre vini genuini e autentici, senza ricorrere all'acciaio. Tutte le fermentazioni avvengono spontaneamente, senza l’aggiunta di lieviti selezionati, e i vini vengono affinati in botti o barrique di legno per anni, dove maturano lentamente prima dell'imbottigliamento. L’azienda produce circa 4000 bottiglie all’anno, rappresentando non solo l'orgoglio di Antonio, ma anche quello di Capo di Ponte e dell’intera valle.

L’obiettivo di Antonio non è quello di ottenere vini tecnicamente perfetti, ma di esprimere l'autenticità e l’essenza del terroir, riflettendo le specificità di ogni annata. L'attività è gestita secondo i principi del biologico, senza aggiunta di solforosa, e le varietà di uva di riferimento includono la Petite Arvine, il Müller Thurgau, il Fumin, il Cornalin, il Merlot, il Ciliegiolo e la Barbera. Antonio Ligabue è un pioniere del suo territorio, impegnato a conservare e valorizzare il patrimonio vitivinicolo della Valcamonica.

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