3 vini super entusiasmanti!

• La Borgogna Aligoté Skin Contact 2021 di Domaine Le Grappin è un vino straordinario, notevole per la sua originalità e profondità. Questo risultato eccezionale è il frutto del lavoro di Andrew Nielsen, un viaggiatore australiano che ha fatto tappa in Borgogna e ha fondato la piccola azienda "Le Grappin". Nielsen è un vero pioniere nell'utilizzo dell'approccio "a contatto con le bucce" per l'Aligoté, un vitigno della Borgogna che sta ritornando alla ribalta. L'approccio "a contatto con le bucce" implica una macerazione più prolungata delle bucce di questo vitigno a bacca bianca, invece della tradizionale pigiatura immediata delle uve bianche dopo la vendemmia. Questo metodo conferisce una straordinaria profondità all'Aligoté, con sentori di buccia d'arancia, agrumi, pesca, nettarina e biancospino, il tutto arricchito da una leggera nota di amarezza. Si tratta di un Aligoté di alta qualità, un'autentica scoperta per gli amanti del vino che desiderano sperimentare qualcosa di unico

• Domaine Didon rappresenta la storia di una nuova generazione di vignaioli che uniscono tradizione e innovazione. David e Naïma Didon stanno realizzando il loro sogno di coltivare una vigna biodinamica di 2 ettari a Chassey-le-Camp, Côte Challonaise. Questo luogo, noto come 'Vignes Blanches', è ricco di storia ed è situato su terreni argillo-calcarei. Qui crescono le varietà Pinot Noir, Aligoté e Pinot Blanc, piantate tra il 1947 e il 1960.
  
  David, con una vasta esperienza come viticoltore a Volnay, e Naïma, hanno unito le loro forze nel 2017 per creare un'esperienza unica. L'approccio biodinamico in vigna si traduce in un vino che esprime la natura del terreno e il lavoro manuale dei vignaioli. In cantina, seguono un approccio naturale con fermentazioni in anfore, botti e vetroresina, e un periodo di riposo sulle fecce prima dell'imbottigliamento.

• Roc Breïa è il nuovo progetto vinicolo nel Mâconnais, guidato da Théo Dancer. Il progetto è iniziato nel luglio 2021, ottenendo un'ottima annata di debutto nonostante una stagione impegnativa. Il terreno di circa 10 ettari è ideale per l'agricoltura biologica, e Dancer sta già lavorando per ripristinare l'equilibrio del suolo. In cantina, la vinificazione è semplice, con il mosto di Chardonnay e Pinot Nero che fermentano in botti da 500 litri. Dancer seleziona attentamente le botti. Attualmente, sono previste solo due cuvée, una rossa e una bianca, commercializzate come Vin de France, preservando l'autenticità e l'indipendenza dalle denominazioni.