Club Canon è nato nel 2022 come un progetto di pura amicizia e libertà. Dietro le quinte c'è una "banda" guidata da Tristan Hyest (sì, quel Tristan Hyest, il talento dello Champagne) insieme a Marcelo Jaramillo e un gruppo di amici e familiari (Antoine, Maïté, Jean-Marc, Nat).
L'idea è semplice quanto geniale: Tristan voleva uscire dalla rigidità della Champagne per divertirsi con vini fermi, immediati e senza fronzoli.
Jambles e il lato selvaggio della Borgogna
Il cuore pulsante di Club Canon si trova a Jambles, un villaggio minuscolo e defilato incastrato nelle colline della Côte Chalonnaise, appena a ovest di Givry. Qui il paesaggio cambia ritmo: non è più la striscia continua di vigne monolitiche che si vede a Nuits-Saint-Georges ma un mosaico frammentato dove le vigne si alternano a boschi, pascoli e colline ripide.
È una Borgogna più rurale e autentica, dove l'altitudine media è leggermente superiore e garantisce temperature più fresche. Questo posizionamento è strategico per lo stile di Tristan e Marcelo perché permette di ottenere uve con maturazioni lente e acidità vibranti naturali, essenziali per vini che non vengono corretti in cantina.

La Filosofia: "Chouchou sans Chichi"
Il loro motto, intraducibile letteralmente, significa più o meno "Vini del cuore, senza puzza sotto al naso". La parola "Canon" in slang francese ha un doppio senso: vuol dire "bello/figo" ma indica anche un bicchiere di vino da bere tutto d'un fiato. Tutto è ridotto all'essenziale:
Zero chimica: Fermentazioni spontanee, lieviti indigeni.
Zero trucco: Niente filtrazioni, niente chiarifiche, solfiti ridotti al minimo sindacale (o assenti).
Lo Stile: Cercano vini con una beva estrema. Vini che non devi analizzare, ma bere. Sono succhi vivi, a volte un po' funky, ma sempre dritti e gioiosi.
Il Terreno di Caccia: Tra Calcare e Granito
Club Canon opera come un micro-négoce di alta sartoria esplorando due macro-aree geologiche ben distinte che definiscono il carattere delle loro etichette:
1. La Côte Chalonnaise (Il Regno del Calcare) Qui giocano in casa. I suoli sono prevalentemente calcarei e marnosi simili a quelli della Côte de Beaune ma con esposizioni più variegate. È da queste terre bianche e rocciose, spesso situate su pendii ventilati intorno a Jambles, Givry e Mercurey, che traggono la tensione minerale e la struttura verticale dei loro Pinot Noir e Aligoté.
2. Il Mâconnais e oltre (L'influenza del Sud) Scendendo verso sud nel Mâconnais la geografia si addolcisce e il clima si fa più solare. Qui il calcare lascia talvolta spazio a influenze diverse e il terreno regala Chardonnay più ampi e materici. La loro capacità di muoversi agilmente tra queste zone permette di selezionare parcelle specifiche, spesso vecchie vigne dimenticate o gestite da amici in biologico, creando una mappa liquida che unisce la freschezza nervosa del nord con la generosità del sud.

Club Canon rappresenta il progetto di un gruppo di amici che ha deciso di fare vini divertenti e accessibili nella Côte Chalonnaise.
