Agricolture di montagna estreme e sostenibili con Idol, Nove Lune, Pietramatta e Marcel Zanolari
Innovazione e sostenibilità: il futuro della vinificazione nel nord Italia
Durante l'ultimo podcast dei Lunedì del Vigneron con i fratelli Sala delle cantine Nove Lune e Pietramatta, Marcel Zanolari e Idol (cooperativa Alpi dell'Adamello) abbiamo parlato di:
- agricoltura sostenibile
- diversificazione delle varietà
- sfide economiche e climatiche
- integrazione con l’allevamento
- progetti di innovazione
Agricoltura sostenibile e biologica in montagna
Marcel Zanolari, produttore della Valtellina, ci racconta come la sua famiglia abbia adottato pratiche biologiche già dagli anni ‘80, per poi passare alla certificazione biodinamica.
Coltivare biologico in montagna, però, non è semplice: le condizioni climatiche avverse e le pendenze difficili rendono il lavoro ancora più arduo.
Marcel racconta come, in alcune annate, possa perdere fino al 90% del raccolto a causa di malattie come la peronospora. Tuttavia, la scelta di rispettare la terra è più forte delle difficoltà, poiché l'obiettivo è mantenere il terreno vivo e rigenerato.
La diversificazione delle varietà PIWI, un'arma contro i cambiamenti climatici
Questi vitigni, come Solaris e Bronner, richiedono meno trattamenti chimici e sono ideali per la viticoltura di montagna. David, un giovane produttore, ha piantato vigneti a quote elevate (fino a 900 metri), ottenendo ottimi risultati grazie alla resistenza naturale delle varietà PIWI.
La diversificazione non solo aumenta la resilienza delle colture, ma offre anche nuove opportunità commerciali, con vini che si distinguono per il loro legame con il territorio e la sostenibilità.
Sfide economiche e climatiche per i piccoli produttori
Le perdite elevate di raccolto, combinate con i costi della gestione biologica, rendono la sostenibilità economica una sfida complessa. I cambiamenti climatici aggravano la situazione, con estati sempre più calde e imprevedibili che rendono difficile pianificare la produzione.
Per superare queste sfide, i vigneron stanno esplorando strategie di mercato innovative, puntando su una produzione di nicchia che valorizzi la qualità e l’autenticità del vino artigianale.
Allevamento e ciclo chiuso: la sinergia tra animali e vigneti
Marcel e altri produttori hanno introdotto animali come capre e mucche nelle loro aziende agricole, creando un ciclo chiuso che migliora la fertilità del suolo e contribuisce alla salute complessiva del vigneto.
Gli animali pascolano nei vigneti, apportando sostanze nutritive al terreno e riducendo la necessità di fertilizzanti chimici.
Questo approccio olistico non solo rende il vigneto più sostenibile, ma favorisce una maggiore biodiversità e vitalità.
Innovazione continua: dalle alte quote alla sperimentazione in cantina
L'obiettivo è creare vini che esprimano al massimo il territorio, utilizzando tecniche di vinificazione innovative che rispettano la natura e ne esaltano le caratteristiche.
Questa sperimentazione costante è ciò che permette ai vini artigianali di emergere in un mercato sempre più competitivo, dove la qualità e l'autenticità sono elementi distintivi.
I produttori che scelgono l’agricoltura biologica e biodinamica, che sperimentano con varietà PIWI e integrano l'allevamento nelle loro pratiche, stanno costruendo un futuro più sostenibile per il vino artigianale.
L'attenzione al territorio, unita alla continua ricerca di nuove tecniche di vinificazione, sta plasmando una nuova generazione di vini naturali e artigianali che rappresentano al meglio le sfide e le opportunità del XXI secolo.
Trovate l'intero episodio sul profilo Spotify di Wild Vigneron.