Filosofia del Vigneron

Jérôme Prévost è una delle figure più iconiche e avanguardiste della Champagne contemporanea. Dopo aver ereditato i 2,2 ettari di vigna a Gueux, ai piedi della Petite Montagne de Reims, decide – su consiglio e con il supporto dell’amico Anselme Selosse – di non vendere più le uve ma di produrre il proprio vino. Nasce così La Closerie, un progetto radicale che si fonda su una visione “bourguignonne” dello Champagne: un solo terroir "Gueux", una sola parcella "Les Béguines", un solo vitigno "Pinot Meunier", una sola cuvée. La sua grandezza sta nell’aver trasformato un’uva considerata “minore” in un vino di culto, capace di esprimere profondità, eleganza e una cifra stilistica unica.

Degustazione

Una cuvée rara e preziosa, ottenuta da un assemblaggio di 50% Chardonnay da Mesnil-sur-Oger e 50% Pinot Noir da Puisieulx, due villaggi classificati Grand Cru.
La fermentazione e l’affinamento avvengono per 10 mesi in barrique da 228 litri, che donano intensità, stratificazione e una texture setosa, quasi da vino bianco di Borgogna.

Il dosaggio è inferiore a 3 g/l, per lasciare parlare la purezza del frutto e la verticalità del gesso.

Nel calice si apre lentamente, come un’opera d’arte che rivela strati uno dopo l’altro.