Filosofia del Vigneron

Marc e Alexandre Bachelet hanno risvegliato la bella addormentata Maranges lavorando con una precisione maniacale che ha trasformato terre rustiche in vini di alta sartoria. Sono artigiani ossessionati dalla tensione che in cantina evitano il rimescolamento delle fecce perché cercano vini dritti e affilati invece che zuppe grasse e legnose.

Degustazione

Il 2023 nel bicchiere è un inno alla gioia del frutto con un naso che esplode di ciliegia scura matura, spezie dolci e una nota terrosa che ricorda il suolo umido dopo la pioggia. La gestione magistrale dell'estrazione permette di avere tutto il sapore dell'annata calda senza mai cadere nella pesantezza o nella sensazione di marmellata stucchevole.

Al palato stupisce per come la trama tannica fitta sia stata levigata fino a diventare setosa smentendo definitivamente la vecchia fama dei Maranges duri e spigolosi. È un vino succoso e profondo che chiude con una scia sapida e minerale invitando a bere ancora grazie a un equilibrio perfetto tra la maturità della polpa e la freschezza della pietra.