Filosofia del vigneron

Ex Occidente è il progetto di Bernat Voraviu, un ex studente d'arte che ha trovato la sua realtà ideale nelle vigne dimenticate della Catalogna interna, dopo aver imparato l'istinto del vino alle Canarie e nella Loira. Bernat opera in quella che definisce la frontiera selvaggia a ovest dei Pirenei, una zona di confine spesso trascurata dove recupera parcelle di vigne antiche, sopravvissute al tempo e all'abbandono, piantate su suoli bianchi di gesso e calcare che ricordano lo Champagne ma bruciano sotto il sole spagnolo.

La sua filosofia è quella di un anarchico gentile: rifiuta i protocolli industriali e le ricette preconcette per adattarsi, annata dopo annata, a ciò che la vigna dettata. Non cerca la perfezione tecnica ma l'emozione pura, lavorando con fermentazioni spontanee e interventi minimi in cantina, spesso usando materiali della tradizione locale come il castagno o l'acciaio nudo, per lasciare che sia la diversità delle vecchie piante miste a parlare una lingua antica e non omologata.

Degustazione

Stella Occidentis è un bianco che ridefinisce la rusticità facendola diventare eleganza. Nasce da uve Xarello che affondano le radici in terreni calcarei poverissimi, restituendo un liquido che non gioca sulla dolcezza del frutto ma sulla tensione minerale. È un vino di struttura e scheletro, dove la polpa della frutta a guscio si scontra con note di erbe aromatiche selvatiche, finocchietto e una sensazione gessosa quasi tattile che asciuga e chiama il sorso successivo.

In bocca è dritto, verticale e privo di qualsiasi maquillage legnoso che possa addolcirne il carattere. L'acidità è vibrante, quasi citrina, ma supportata da una materia densa che riempie il palato con sapori di pietra focaia e sale. È un bianco austero e luminoso, pensato non per l'aperitivo distratto ma per chi cerca nel bicchiere la fatica della terra e la luce accecante dell'occidente catalano.